Dopo l’8 settembre 1943 la porta della famiglia Castagnino si aprรฌ, anche quella volta, per accogliere Marco Levi, appartenente alla Comunitร ebraica di Mondovรฌ, braccato dai nazifascisti. Per questo suo gesto ha ricevuto da Yad Vashem il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni”.
Dal 9 allโ11 ottobre, presso lโAula Magna della Pontificia Universitร Gregoriana, si terrร il Convegno Internazionale sui nuovi documenti del Pontificato di Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane: un dialogo tra storici e teologi.
La storia suggestiva di Lucio Pardo, allora bimbo ebreo di appena sette anni che – insieme ai genitori Ferruccio e Iris, la sorellina Ariella e la zia Gemma Volli – riuscรฌ ad entrare in Svizzera durante la Shoah dopo una fuga rocambolesca da Bologna a Como.
I documenti che finora erano assolutamente inediti sono stati rinvenuti nell’archivio del Pontificio Istituto Biblico. Gli elenchi si riferiscono a oltre 4.300 persone, delle quali 3.600 identificate per nome. Dal confronto con i documenti conservati nellโarchivio della Comunitร Ebraica di Roma, circa 3.200 risultano con certezza ebrei.
Il 6 marzo si celebra la “Giornata dei Giusti dellโumanitร ”, dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignitร della persona rifiutando di piegarsi …
Un documentario realizzato da Enzo Antonio Cicchino a cura dellโassociazione Volsci Eventi Onlus, che rappresenta una sorta di viaggio tra natura e spiritualitร , seguendo l’esempio del Santo che ancora oggi riesce ad unire popoli e persone.
Gonippo e Nova Massi, nel lontano 1943, ospitarono nella loro abitazione in localitร Vicchio a Monterchi nell’Aretino, due famiglie ebree di origini slovene destinate al campo di concentramento di Renicci. Per questo motivo i coniugi aretini sono stati annoverati tra la folta schiera dei โGiusti tra le nazioniโ da Yad Vashem.
I primi a non poter dimenticare e a dover invece coltivare, promuovere e trasmettere la Memoria siamo noi ebrei. Ci costa fatica, lo so, ma va fatto. Il Giorno della Memoria serve a ricordare: anzitutto lo sterminio, la delazione, la barbarieโฆ Ma anche il coraggio, la scelta del Bene e lโeroismo di chi la barbarie …
Il racconto avvincente della fuga alla ricerca della salvezza del Rabbino capo di Acqui Adolfo Yehoshua ben Yehudร Ancona e dei suoi famigliari dopo lโ8 settembre 1943 e terminata il 25 aprile 1945 a Stresa, protetta e aiutata da centinaia di persone, contadini e aristocratici, Vescovi e frati, Carabinieri, e partigiani a rischio della vita.