Settantanove anni fa l’Italia mediante il referendum istituzionale voltò pagina spazzando via il vecchio regime e mandando in esilio il Re. La lunga marcia dell’Italia democratica.
Nel pomeriggio del 27 aprile, Mussolini, su consiglio del capo della scorta di SS e SD che, da Gargnano a Dongo, tra il 18 e il 27 aprile 1945, seguivano ogni suo passo, il tenente Fritz Birzer, indossò un cappotto e un elmetto della Flak da sottufficiale della Wehrmacht e salì sul camion numero 34, …
Il Regio Decreto n. 880 del 19 aprile 1937, spesso trascurato nelle narrazioni sulla legislazione fascista, rappresenta una delle prime manifestazioni legislative della politica razziale del regime fascista italiano. Questo provvedimento, noto anche come “Sanzioni per i rapporti d’indole coniugale fra cittadini e sudditi”, vietava i matrimoni, il madamato (ovvero l’acquisto di una concubina) e le relazioni coniugali …
Come il diplomatico tedesco sfuggì alla giustizia sotto mentite spoglie dopo la caduta del Terzo Reich col beneplacito dell’intelligence americana e italiana.
Secondo la testimonianza resa dal capo partigiano Fodero Valsecchi, meglio noto anche come il Dottor Rossi, un gruppo di agenti inglesi si incontrarono con Luigi Longo proprio a Mezzegra per discutere di un accordo che, in realtà, avevano già concluso in Svizzera.
La sua testimonianza, catturata in una coinvolgente intervista, offre una prospettiva unica e intima su un significativo capitolo della nostra storia. Questo documento filmato ci aiuta a scoprire dettagli nascosti e svelare i segreti del passato.
Nella sua residenza di San Rossore, il re Vittorio Emanuele III firma il Regio Decreto Legge n. 1390, “Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista”, proposti da Mussolini, che sancirà ufficialmente l’esclusione dalle scuole “governative e pareggiate” di insegnanti e studenti ebrei.
Nella notte tra il 14 ed il 15 agosto 1977, l’ex ufficiale nazista tagliò la corda dall’ospedale militare del Celio, dove era stato ricoverato il 12 marzo del 1976 con un apposito decreto emanato dall’allora ministro della difesa Arnaldo Forlani, grazie al provvidenziale aiuto fornitogli dalla moglie frau Annelise Wengler.