Settantanove anni fa l’Italia mediante il referendum istituzionale voltò pagina spazzando via il vecchio regime e mandando in esilio il Re. La lunga marcia dell’Italia democratica.
Il discorso del 30 maggio 1924 è quello che costò la vita al giovane e coraggioso deputato socialista, in cui denunciò i brogli e le intimidazioni e, più in generale, il clima di paura e sopraffazione, in cui si erano svolte le elezioni del 6 aprile, le ultime elezioni multipartitiche del ventennio fascista.
La festa del 25 aprile ricorda in Italia, quindi, la finale liberazione dagli occupanti tedeschi e dai loro subalterni collaboratori della mussoliniana Repubblica sociale, dispregiativamente denominati “repubblichini”, che nel rigidissimo inverno del 1944-45 avevano inasprito la repressione della Resistenza armata e della società civile nelle regioni del Centro nord.
Relazione tenuta nel corso del Convegno di studio promosso dall’Anppia in collaborazione con l’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza in occasione del Centenario della marcia su Roma.