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PODCAST “LA RETE SEGRETA DI PALATUCCI”

Fatti, retroscena, testimonianze e documenti inediti che smentiscono l’accusa di collaborazionismo con i nazisti” nel quale, attraverso varie testimonianze, retroscena e fonti inedite, viene smentita l’accusa di collaborazionismo con i nazisti dell’ex questore reggente di Fiume.

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Salve, mi chiamo Giovanni Preziosi, e in questo podcast vi presento il booktrailer del mio ultimo libro “La rete segreta di Palatucci: Fatti, retroscena, testimonianze e documenti inediti che smentiscono l’accusa di collaborazionismo con i nazisti” nel quale, attraverso varie testimonianze, retroscena e fonti inedite, viene smentita l’accusa di collaborazionismo con i nazisti dell’ex questore reggente di Fiume.

Disponile per l’acquisto su AMAZON a questo link:
Amazon.it: La rete segreta di Palatucci: Fatti, retroscena, testimonianze e documenti inediti che smentiscono l’accusa di collaborazionismo con i nazisti – Preziosi (1970), Giovanni – Libri


Questo volume, giunto alla sua seconda edizione, riveduto e arricchito con nuovi particolari inediti, è frutto di una paziente e meticolosa ricerca durata alcuni anni, che ha preso spunto dalla querelle sollevata nell’estate del 2013 dal Centro Primo Levi di New York in merito alla vicenda del salvataggio degli ebrei ad opera del giovane responsabile dell’Ufficio stranieri della questura di Fiume Giovanni Palatucci che, secondo quanto asserito da alcuni studiosi, non sarebbe affatto da considerare la versione italiana di Oskar Schindler ma, al contrario, soltanto un oscuro funzionario che eseguì pedissequamente gli ordini superiori, al punto da essere annoverato addirittura tra quella folta schiera di collaborazionisti dei tedeschi. Ci siamo chiesti, dunque: chi era Giovanni Palatucci? Un eroe, un “Giusto”, un collaboratore dei nazisti nella persecuzione degli ebrei, un fedele esecutore degli ordini superiori, o forse più semplicemente un uomo che, constatando la perfidia dei nazifascisti che si consumava quotidianamente sotto i suoi occhi ai danni di tante persone innocenti, che avevano la sola “colpa” di appartenere ad una razza diversa, pur nel timore di essere scoperto, non riuscì a restare indifferente e cercò, per quanto gli era possibile, di impedire questo scempio?
Partendo da tale presupposto abbiamo cercato di approfondire questa complessa vicenda alla luce delle nuove testimonianze e dei documenti inediti che siamo riusciti a raccogliere riuscendo, finalmente, persino a dare un nome ed un volto a chi, all’interno della questura di Fiume, lo tradì denunciandolo al Comando di Polizia tedesco che, com’è noto, il 13 settembre 1944, dispose il suo arresto.
Inoltre, sono illustrate con dovizia di particolari, anche le principali operazioni di salvataggio predisposte da Palatucci a beneficio della “fidanzata” ebrea, Maria “Mika” Eisler e della madre Dragica Braun, della famiglia di Carl Selan e Lotte Eisner, della sorella del barone Niels Sachs de Gric, Lily Kremsir e della contessa polacca Maria Tarnowska Potocka. Senza contare il ruolo di primo piano svolto dall’amico “diplomatico” di origini svizzere Marcel Frossard de Saugy che si adoperò per impedire l’esecuzione capitale spiccata dai nazisti dopo il suo arresto. A questa documentazione cartacea si aggiungono poi le importanti testimonianze del suo compagno di Dachau Ivan Gašperčič, di Franco Avallone, figlio della Guardia Scelta di P.S. della questura di Fiume Raffaele Avallone, fedele collaboratore di Palatucci, della signora Magda Lipschitz Heimler, figlia di Eugenio Lipschitz, internato nel Campo di Campagna; della prof.ssa Elena Scarpa, figlia di un altro collaboratore di Palatucci, il commissario di P.S. Carmelo Mario Scarpa; della sig.ra Maris Zagabria Persich, di Raffaele Ricciardelli, figlio dell’amico e collega del giovane questore di Fiume, il capo dell’Ufficio Politico della questura di Trieste Feliciano Ricciardelli e tanto altro ancora.

Per approfondire l’argomento leggi l’articolo su REPORT NOVECENTO:

La rete segreta di Palatucci (Seconda Edizione) – Report Novecento

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Giovanni Preziosi

Giovanni Preziosi

Giovanni Preziosi nasce 54 anni fa a Torre del Greco, in provincia di Napoli, da genitori irpini. Trascorre la sua infanzia ad Avellino prima di intraprendere gli studi universitari presso l’Università degli Studi di Salerno dove si laurea in Scienze Politiche discutendo una tesi in Storia Contemporanea. Nel corso di questi anni ha coltivato varie passioni, tra cui quella per il giornalismo, divenendo una delle firme più apprezzate delle pagine culturali di alcune prestigiose testate quali: “L’Osservatore Romano”, “Vatican Insider-La Stampa”, “Zenit”, “Il Popolo della Campania”, “Cronache Meridionali”. Ha recensito anche alcuni volumi per “La Civiltà Cattolica”. Inoltre, dal 2013, è anche condirettore della Rivista telematica di Storia, Pensiero e Cultura del Cristianesimo “Christianitas” e responsabile della sezione relativa all’età contemporanea. Recentemente ha fondato anche il sito di analisi ed approfondimento storico "The History Files”. Ha insegnato Storia Contemporanea al Master di II° livello in “Scienze della Cultura e della Religione” organizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre. Fin dalla sua laurea i suoi interessi scientifici si sono concentrati sui problemi socio-politici che hanno caratterizzato il secondo conflitto mondiale, con particolare riguardo a quel filone storiografico relativo all’opera di assistenza e ospitalità negli ambienti ecclesiastici ad opera di tanti religiosi e religiose a beneficio dei perseguitati di qualsiasi fede religiosa o colore politico. Ha compiuto, pertanto, importanti studi su tale argomento avviando una serie di ricerche i cui risultati sono confluiti nel volume “Sulle tracce dei fascisti in fuga. La vera storia degli uomini del duce durante i loro anni di clandestinità” (Walter Pellecchia Editore, 2006); “L’affaire Palatucci. “Giusto” o collaborazionista dei nazisti? Un dettagliato reportage tra storia e cronaca alla luce dei documenti e delle testimonianze dei sopravvissuti” (Edizioni Comitato Palatucci di Campagna, 2015), “Il rifugio segreto dei gerarchi: Storia e documenti delle reti per l'espatrio clandestino dei fascisti” (CreateSpace Independent Publishing Platform, 23 febbraio 2017) e “La rete segreta di Palatucci. Fatti, retroscena, testimonianze e documenti inediti che smentiscono l’accusa di collaborazionismo con i nazisti” (SECONDA EDIZIONE - Independent Publishing, maggio 2022) nonché in altri svariati articoli pubblicati su giornali di rilievo nazionale.

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