MORTE MUSSOLINI: il partigiano Raffaele Morini e i segreti di “Pedro” Pier Bellini delle Stelle
Pier Bellini delle Stelle mi disse: “avevo promesso a Mussolini che fin quando io ero lì nessuno gli avrebbe fatto del male infatti subito l’ho fatto portare alla caserma della Guardia di finanza a Germasino”.
Enzo Antonio Cicchino è nato a Isernia nel 1956. Allievo di Mario Benvenuti a Pisa. Assistente alla regia di Paolo e Vittorio Taviani e di Valentino Orsini. Documentarista, autore e conduttore televisivo di numerosi programmi di Storia. Fondatore ed Editor di "Erodoto TV".
Ha lavorato otto anni a “Mixer” e venti a “La Grande Storia” di Rai3. Ha raccontato in video numerosi episodi inerenti il fascismo, la Creazione dell'Impero, Tracce dell'Architettura del Ventennio, Città Nuove sulle città di fondazione. Propaganda e Giovinezza sull'educazione e la cultura del Ventennio. Ed ancora ha narrato i molti segreti di Mussolini, tra cui quelli di la Marcia su Roma, Attentati, Misteri della morte, Trafugamento della salma.
Nel 1995 ha creato il sito www.larchivio.com.
Ha pubblicato un romanzo La Fonte di Mazzacane, un libro di racconti Centocelle di Nani; una trilogia per il teatro Prima dello specchio, editore La Rondine.
Con Mursia ha pubblicato Il Duce attraverso il Luce (2010), Caccia all'oro nazista (2011), Correva l'anno della vendetta (2013), Il Carteggio (2016). Gerarchi (2019) più altri volumi di Storia con altri editori, tra questi Invasioni - MnM (2017).
Proseguiamo la nostra “telenovela” sulla morte di Benito Mussolini e Claretta ed ancora una volta attingiamo all’archivio di Giorgio Milani della G. Milani commutatori di Cavaglio d’Agogna in provincia di Novara. Torniamo al suo incontro con l’ex dirigente dell’ENI Raffaele Morini che è stato partigiano a soli 15 anni nel 1943 ma poi, soprattutto nel dopoguerra, entra all’ENI e diventa amico di Pier Bellini delle Stelle che è responsabile dell’ufficio pubbliche relazioni dell’ente nazionale idrocarburi.
Perché è importante Bellini delle Stelle? Perché è stato il comandante del 52a Brigata Garibaldi proprio quella che ha arrestato Mussolini a Dongo e poi in qualche modo ne ha gestito le ultime ore della sua vita.
ecco Pier Bellini delle Stelle fa a Raffaele Morini delle confidenze molto delicate importantissime per capire il contesto della situazione del lago di Como e soprattutto il senso del rapporto tra la colonna dei fascisti di cui faceva parte Mussolini ed il reparto della contraerea tedesca il cui capo il tenente Hans Fallmeyer. E, tenete conto, Pier Bellini delle Stelle era l’uomo che si era messo d’accordo con Fallmeyer.
Pedro che tipo era?
Era avvocato e dopo la guerra è andato all’ENI come direttore delle pubbliche relazioni. Ma lui era molto calmo ed io infatti gli parlai e lui mi disse “io avevo promesso a Mussolini che fin quando io ero lì nessuno gli avrebbe fatto del male infatti subito l’ho fatto portare alla Guardia di finanza, dove c’era la caserma della Guardia di finanza a Germasino. Poi ho visto che non era sicuro allora l’ho mandato a prendere con un partigiano che si chiamava Sandro e l’ho fatto portare a casa dei De Maria a Giulino di Mezzegra e poi il giorno dopo è arrivato quello là (che sta per Valerio) con l’ordine del CLN” che non aveva dato Cadorna il quale l’aveva solo siglato come comandante militare, mentre in realtà era stato Longo con tutti i rappresentanti di partito.
Raffaele Morini
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