LA TESTIMONIANZA DI CARA WILSON GRANAT, AMICA DEL PADRE DI ANNE FRANK
La scrittrice statunitense Cara Wilson Granat da giovane cominciò una corrispondenza con Otto Frank, profondamente colpita dal diario della figlia Anne Frank.
Scrittrice e Presidente dell'Associazione "Un Ponte Per Anne Frank".
Sono nata nel 1987 e sin da piccola, amavo fantasticare, creare scenette e scrivere delle storie. Con il passare del tempo ho cominciato a scrivere dei racconti, prima su quaderni, poi con la macchina per scrivere e adesso con il computer.
Sono arrivata a un punto in cui non riuscirei più a smettere di scrivere. Per alcuni anni, durante le scuole superiori, smisi di scrivere, ma adesso questa è diventata la mia più grande passione. Oltre a viaggiare e a vivere. Oltre a ogni esperienza che è ricca di emozioni e di scoperte.
Che cosa scrivo:
Scrivo storie che vorrei leggere e che hanno dei messaggi. Scrivo storie in cui le protagoniste sono principalmente femmine, persone forti, con il coraggio di lottare per i loro ideali.
Storie cui voglio dare una voce:
Scrivo storie cui voglio dare una voce. Scrivo storie nascoste, dimenticate, storie che trattano argomenti che, secondo me, meritano di essere ascoltati.
Il mio angolo di mondo:
Quella dello scrittore è definita una professione solitaria, ed è così. Mi siedo davanti al computer e comincio a battere sulla tastiera. Sono fortunata, perché anche mia sorella scrive dei romanzi e possiamo condividere questa passione.
Sono Presidente dell'Associazione "Un ponte per Anne Frank"Per contattarmi: unponteperannefrank@yahoo.it
Da anni Cara Wilson Granat – scrittrice statunitense – è una nostra cara amica. Una donna eccezionale, carismatica, appassionata, la quale da giovane cominciò una corrispondenza con Otto Frank, profondamente colpita dal diario della figlia Anne Frank.
La famiglia Frank
Una corrispondenza che non si è mai interrotta, che è proseguita negli anni, che ha visto Cara entrare a far parte della famiglia Frank, conoscerne i pensieri, chiedere consigli, crescere insieme.
Sino al magnifico giorno in cui Cara Wilson Granat ha avuto l’onore di conoscere di persona Otto Frank, di poter conoscere gli altri membri della famiglia, incluso Buddy Elias – cugino di Anne Frank – e anche lui nostro caro amico.
Quest’esperienza le ha stravolto la vita e le ha permesso di vivere con un nuovo sguardo rivolto al mondo. Questa meravigliosa amicizia ha fatto sì che Cara pubblicasse un libro che testimoniasse tutto ciò, che potesse tramandare tali ideali. E, da quest’anno, ha deciso di testimoniare tutto ciò a livello internazionale, organizzando conferenze con gli studenti e docenti via Skype.
Per parlare loro della seconda guerra mondiale, del dramma della Shoah, della storia di Anne Frank, della sua profonda amicizia con Otto Frank. Di come le parole di Otto Frank siano per lei diventate un motto, un’ispirazione:
“Anche se la fine del mondo dovesse essere imminente pianta un albero oggi”. – OTTO FRANK
Con grande onore la nostra Associazione ha subito accolto questa preziosa proposta, affinché nessuno possa dimenticare e affinché gli ideali di Anne Frank sul rispetto, tolleranza, amore, speranza e accoglienza, possano continuare a vivere.
Ecco che abbiamo organizzato per domani martedì 21 maggio la prima testimonianza in Italia via Skype da parte di Cara Wilson Granat.
MARTEDI’ 21 MAGGIO 2019, presso l‘ISTITUTO Scuola Media bilingue Kindergarten di Firenze, a partire dalle 9.45 fino alle 12.30, si è svolto il Laboratorio “Cara Anne…” condotto da Federica Pannocchia, Presidente dell’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank con la testimonianza di Cara Wilson Granat, che si è concluso con un interessante dibattito con gli studenti.
Grazie di cuore alla nostra cara amica Cara Wilson Granat per la sua Amicizia, disponibilità e profondo impegno. E, naturalmente, grazie di cuore anche al Dirigente Scolastico e a tutti i docenti della Scuola Secondarie di I grado Kindergarten di Firenze, specialmente la professoressa Filippi e Rich, per il profondo aiuto. E, naturalmente, a tutti gli studenti che hanno preso parte all’incontro per la loro profonda sensibilità.