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I cantautori del Ventennio

In ossequio alla Circolare del 1924 emanata dal Partito nazionale fascista, all’epoca dalle frequenze dell’E.I.A.R. venivano trasmessi esclusivamente brani scritti e interpretati da compositori italiani che riprendevano nei loro testi temi patriottici, spronando all’eroismo, come quelli interpretati da Rodolfo De Angelis e Miscel.

Enzo Antonio Cicchino

Enzo Antonio Cicchino

Enzo Antonio Cicchino è nato a Isernia nel 1956. Allievo di Mario Benvenuti a Pisa. Assistente alla regia di Paolo e Vittorio Taviani e di Valentino Orsini. Documentarista, autore e conduttore televisivo di numerosi programmi di Storia. Fondatore ed Editor di "Erodoto TV". Ha lavorato otto anni a “Mixer” e venti a “La Grande Storia” di Rai3. Ha raccontato in video numerosi episodi inerenti il fascismo, la Creazione dell'Impero, Tracce dell'Architettura del Ventennio, Città Nuove sulle città di fondazione. Propaganda e Giovinezza sull'educazione e la cultura del Ventennio. Ed ancora ha narrato i molti segreti di Mussolini, tra cui quelli di la Marcia su Roma, Attentati, Misteri della morte, Trafugamento della salma. Nel 1995 ha creato il sito www.larchivio.com. Ha pubblicato un romanzo La Fonte di Mazzacane, un libro di racconti Centocelle di Nani; una trilogia per il teatro Prima dello specchio, editore La Rondine. Con Mursia ha pubblicato Il Duce attraverso il Luce (2010), Caccia all'oro nazista (2011), Correva l'anno della vendetta (2013), Il Carteggio (2016). Gerarchi (2019) più altri volumi di Storia con altri editori, tra questi Invasioni - MnM (2017).
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Alla fine del primo conflitto mondiale si diffuse anche in Italia la “moda” di ascoltare la musica alla radio o con le prime incisioni di musica straniera, in particolare il jazz.

A quel punto, il regime fascista, sempre molto attento alla gestione del consenso anche attraverso i mezzi di comunicazione, subito corse ai ripari ostacolando la diffusione di questa moda delle canzoni straniere che venivano trasmesse alla radio soltanto se tradotte in italiano e interpretate da cantanti rigorosamente italiani, in ossequio alla Circolare del 1924 emanata dal Partito nazionale fascista che stabiliva la presentazione delle canzoni straniere tradotte in italiano.

Di conseguenza anche il nome di Louis Armstrong divenne per l’occasione Luigi Braccioforte, mentre quello di Benny Goodman fu trasformato in Beniamino Buonomo e così via…

Rodolfo De Angelis

Pertanto, dalle frequenze dell’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche (E.I.A.R.), che all’epoca era sotto stretto controllo del Ministero per la Cultura Popolare, venivano trasmesse esclusivamente brani scritti e interpretati da compositori italiani che riprendevano nei loro testi temi patriottici, spronando all’eroismo, come del resto possiamo ascoltare in questi due brani di Rodolfo De Angelis ( nome d’arte Rodolfo Tonino), dal titolo: “Strofette panoramiche” e “Una volta non c’era Mussolini”, rispettivamente del 1936 e del 1933 – anche se il più noto è senz’altro “Ma cos’è questa crisi?” – , e quello del tenore romano Miscel [nome d’arte Michele Cimato] intitolato: “IL PAESE DELLA GIOVENTU’ “ inciso nel 1936.

https://www.youtube.com/watch?v=P_3-YhfY2NQ
RODOLFO DE ANGELIS [Rodolfo Tonino] – “Strofette panoramiche” – disco 78 giri LA VOCE DEL PADRONE HN 1148 – 1936 Rimasterizzazione – FONIT CETRA CDFO 3646

https://www.youtube.com/watch?v=PZq4nDCTWrk&t=33s
Miscel [Michele Cimato] IL PAESE DELLA GIOVENTU’ (Ennio Neri – Giuseppe Bonavolontà) disco 78 giri COLUMBIA 1936 – Rimasterizzato WARNER FONIT 0392718893

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© Enzo Antonio Cicchino, 2021 Tutti i diritti riservati. Tutti i contenuti pubblicati in questo articolo sono protetti da copyright e non possono, né in tutto né in parte, in qualsiasi forma o tramite qualsiasi mezzo, essere utilizzati, modificati, copiati, pubblicati o riprodotti senza il consenso scritto dell’Autore e la citazione della fonte

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